giovedì 21 ottobre 2010

Progetti futuri - ilil



Ultimamente state lavorando a qualche progetto nuovo? …Ci piacerebbe essere aggiornati su i vostri progetti futuri?

Al momento stiamo collaborando con un'azienda italiana specializzata nella produzione di carta riciclata lavabile, per un'estensione della nostra collezione di americane, e con una casa di moda per delle collezioni di accessori moda.

Vedere il nostro prodotto nei negozi é comunque al momento il nostro obiettivo principale!


Dove vi troveremo prossimamente?

Quasi sicuramente parteciperemo a Macef a gennaio, ma non escludiamo di partecipare a qualche evento durante l'autunno o prima di Natale.


Dove è possibile acquistare i vostri prodotti? ...c’è una rete di vendita a cui fate riferimento?

Sarà possibile acquistare i nostri prodotti da questo autunno, sul sito indicheremo modalità e location.


giovedì 14 ottobre 2010

Punti di incontro - ilil



Noi vi abbiamo conosciuto in via Tortona, 14 durante il fuori salone, che tipo di esperienza è stata?

E' stato il nostro primo Fuori Salone da espositori ed é stata un'esperienza importante. E' stato molto stimolante e soprattutto utile al progetto potersi confrontare in così poco tempo con così tante persone e avere subito un feedback sul progetto.

Abbiamo capito come la semplicità sia la cosa che attrae e incuriosisce di più.


Avete a fatto altre esposizioni? C’è un posto specifico che utilizzate come galleria permanente: il vostro laboratorio o uno show room? Vorremmo indicare un riferimento dove poter vedere le vostre produzioni.

Visto il grande interesse riscontrato in fiera abbiamo deciso di partecipare ad un’altra esposizione una volta pianificata produzione e logistica di vendita.


Avete avuto delle pubblicazioni? Se si dove?

Usciremo prossimamente su alcune riviste internazionali come Capital (Germania), Elle Decoration (Ungheria), Interni Russia, etc.

MVH, la prima rivista in Svezia per l'arredamento, ha fatto uno shooting con i nostri prodotti che uscirà in novembre.

A livello nazionale “Home” di Hachette Rusconi ci ha fatto una preve intervista in occasione del Salone, ed é stato pubblicato un articolo sulla rivista Extra, in distribuzione negli hotel e nella prima classe dei treni Frecciarossa.

Oltre a questi siamo usciti su diversi blog dedicati al design, come Frizzifrizzzi, Kitchens, Colourmethree e altri.

martedì 12 ottobre 2010

Focus tecnico



Abbiamo notato che le vostre foto sono accumulate da un’alchimia di componenti (bottoni, cartamodelli, forbici, spilli, rocchetti di fili, …), che ambientano e descrivono i vostri prodotti. Ci piace pensare che questa sia anche la scenografia del vostro banco di lavoro…

E' la nostra scenografia intorno alle 19 dopo una giornata di lavoro!

Partiamo da un tavolo quasi sgombro al mattino per ritrovarci dopo qualche ora a non sapere più dove appoggiare le cose.

Ci piace molto questa “immersione”, abbiamo bisogno di guardare, di toccare i materiali con i quali lavoriamo.


Materiali, strumenti, fasi e tecniche di lavorazione. Dateci una visione più tecnica del vostro modo di lavorare e di come nascono realmente le vostre creazioni.

Quando progettiamo trasformiamo un racconto in un oggetto. Di conseguenza la fattibilità diventa un elemento imprescindibile.

Nel caso della collezione “Vestire la tavola” Alessandro ha proposto un tema su cui aveva già fatto approfondite ricerche, la camiceria e in generale il cross-over tra moda e design.

Abbiamo quindi individuato gli elementi di questo tema sui quali volevamo indagare e lavorare.

In parallelo abbiamo cominciato a far ricerca su materiali, tecniche, produttori. Il progetto é cambiato e si é evoluto anche grazie a questo continuo confronto che da subito abbiamo avuto con i prototipatori e i modellisti.

La collezione ceramica e la collezione tessile hanno seguito due percorsi differenti, per materiali, tempi e difficoltà.

Per la collezione ceramica abbiamo fatto realizzare dei prototipi in cotto a mano e dei semi-industriali – in cui solo l'asola veniva creata a mano dopo che piatti e ciotole uscivano dagli stampi. Per arrivare a quelli presentati al salone sono passate due prototipazioni.

Abbiamo studiato la smaltatura facendocene creare una specifica, questa fase é stata molto affascinante ma anche molto complicata, volevamo il giusto grado di satinatura e lucidità, il giusto punto di colore e di puntinato. Siamo riusciti ad ottenerla solo dopo una decina di passaggi.

Ora siamo alla terza prototipazione, stiamo facendo realizzare i pezzi 0 con i quali passeremo alla fase di industrializzazione.

Per la collezione tessile, trattandosi di un prodotto più semplice dal punto di vista tecnico, abbiamo realizzato prototipi quasi fin dai primi schizzi.

La stampa é stata la fase più delicata, abbiamo dovuto sperimentare diversi materiali prima di arrivare a quello definitivo. E' stata una bella sfida anche per gli stampatori perché li abbiamo portati a lavorare con tessuti per loro nuovi. La stampa digitale è quella che ci ha permesso di ottenere un risultato ottimale sia da un punto di vista tecnico che stilistico.

Il nostro prodotto deve essere realizzabile e riproducibile, noi non creiamo dei pezzi unici quindi il rapporto con i produttori é centrale.


La neutralità dei materiali è solo per mettere in evidenza i bottoni o è una scelta stilistica?

Si tratta di una scelta progettuale.

Abbiamo pensato all'allestimento della tavola, che si deve adattare di volta in volta ad avvenimenti, stagioni, feste. Per poter fare tutto questo esiste il grande limite dello spazio, soprattutto per i diversi servizi di piatti.

Noi abbiamo voluto giocare con questa cosa realizzando il servizio più semplice e neutrale possibile in modo che di volta in volta a seconda dello stile dei bottoni si potesse creare un'apparecchiatura sempre diversa: la tavola country e primaverile con i bottoni vichy, oppure più cousy e autunnale con l'utilizzo del tartan, giusto per fare degli esempi.

In questo modo il servizio si adatta di volta in volta ad un ambito quotidiano, a particolari eventi, e può essere utilizzato anche da società di catering, ristoranti, B&B, che sentono in modo ancora più forte il bisogno di proporre allestimenti diversi, legati alla stagionalità, le festività, etc.

In realtà questa cosa della neutralità non é poi così esasperata, infatti la texture “fatta a mano” del servizio ceramico gli dà comunque un suo carattere senza predominare.


venerdì 8 ottobre 2010

Dettaglio inside



Strumenti e materiali incontrano manualità ed esperienza.


Entrare in sartoria... lavorare la ceramica, tutto mescolato in tecnica e strumenti consoni ad ambienti apparentemente non vicini; eppure il risultato compiace entrambe le realtà.


Gli aghi sembrano entrare nella ceramica tirandosi dietro fili virtuali.

Le stoffe si irrigidiscono dalla carta allo stampato.

Gli strumenti come le forbici, i fili, i metri, lavorano al progetto con i soliti gesti e le stesse capacità, le linee e i disegni dei progetti non i snaturano nel risultato, ma sembrano attraversare una fase di elaborazione più eterea e complicata. I valori delle sostanze si alterano e rinascono, alleggeriti dei principi con cui sono nati; morbidezza e freschezza divengono aggettivi descrittivi e calzanti.


La stessa natura del bottone, complicata e molteplice, un bottone tecnico e ricercato, a volte pratico altre vanitoso, è usato in tutte le sue diversità, E' IL COLLANTE STILISTICO ED INTERPRETATIVO DI TUTTE LE FORME.


Le opere compiute colmano velocemente il vuoto tra ipotesi e tesi, mostrando come perfetta sia stata l'intuizione e la stessa esecuzione.



Un asola in cerca di un bottone.


Scritto da Manlio

lunedì 4 ottobre 2010

Presentazione ilil


Ci ha particolarmente colpito la vostra idea di vestire la tavola: da dove nasce la vostra ispirazione? Qual è il legame con il mondo della moda?

Abbiamo sempre pensato che moda e design facessero parte di un unico mondo progettuale, per noi - ma credo che sia un elemento comune di molti giovani designer - il connettere, il mettere in relazione mondi diversi, sia una cosa assolutamente naturale.

Non siamo ingegneri, non ci occupiamo di tecnologia, ci occupiamo di funzioni, di forma, di stile e non crediamo che queste siano specifiche di un settore o di un altro.

Sicuramente l'aver studiato entrambi design della moda, Alessandro in seguito ci ha anche lavorato, ci ha influenzati ma non ci ha chiusi in quel mondo.

Abbiamo quindi voluto giocare con queste due realtà, farle entrare in relazione, considerando quasi la tavola una persona da vestire.


Per noi il bottone è un accessorio tecnico che sa diventare anche un dettaglio prezioso, ricco, vanitoso… e per voi?

Per noi é un elemento centrale del progetto, per questo lo abbiamo decontestualizzato, ci abbiamo giocato: ne abbiamo mantenuto la funzione e il modo d'uso facendolo però entrare in relazione con materiali nuovi come la ceramica.


E’ nato prima il bottone o l’asola? :)

E' nato prima il bottone però adesso é molto più importante l'asola. Il bottone é stato la molla progettuale ma l'asola é il risultato.

 

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